Che le bici elettriche siano una nuova passione degli italiani lo dicono le cifre. Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Ancma nel 2021, in Italia, sono state vendute 295mila bici elettriche rispetto alle 280mila dell’anno precedente. Una domanda crescente che Cambiobike, società parte di Cambiomarcia sotto la direzione e il controllo di Unipol Gruppo, ha intercettato grazie ai servizi innovativi offerti nel pacchetto, dalla semplice vendita tramite e-commerce, fino alla possibilità di accedere a finanziamenti flessibili e pacchetti assicurativi come furto e kasko e l’assistenza tecnica anche a domicilio, compreso un servizio di Sos Bike.
«La società è nata per volontà del gruppo, che sta ampliando i propri orizzonti nel mondo assicurativo della micro mobilità elettrica. Ci siamo concentrati sulle biciclette, che a nostro parere rappresentano il mercato più florido del comparto e anche quello più sicuro e innovativo», spiega Nicola Giunchi, ad di Cambiomarcia, che nel 2022 ha concluso con un incoraggiante +100%, e che prevede di chiudere anche il 2023 con la stessa percentuale di crescita.
L’intento dichiarato di Cambiobike è quello di innovare il mondo della vendita di bici elettriche, puntando a essere non solo un e-commerce B2C di ebike ma un contenitore di servizi che accompagna il consumatore in ogni fase, per rispondere alle diverse necessità con il supporto tecnico on demand e le officine mobili che raggiungono il consumatore qualora ne necessitasse.
«Abbiamo voluto dare vita ad una realtà totalmente digitale per prendere le distanze dai classici rivenditori locali e con tutti i vantaggi che ne conseguono: velocità d’acquisto e una maggiore possibilità di scelta. A oggi sono 70 i modelli presenti nel nostro store ma l’obiettivo è quello di ampliare ulteriormente il catalogo nel corso dell’anno, focalizzandoci sempre e solo su prodotti di qualità, trekking, e-Mtb, city bike ed e-gravel», prosegue Giunchi.
Innovazione che passa anche da formule di vendita mutuate dall’automotive. Tra i servizi più innovativi per il consumatore c’è infatti quello della formula del finanziamento a 12 o 24 mesi al termine del quale si può scegliere se restituirla, cambiarla con una nuova o riscattarla con la maxi rata finale. «La percentuale di restituzione della bici è intorno al 3%, dato che dice molto sulla soddisfazione per il mezzo scelto – commenta Giunchi -. La maggior parte dei clienti sceglie la formula di rateazione a 24 mesi e dopo c’è assoluta parità tra chi la cambia dopo il periodo di rateizzazione e l’altro 50% che la riscatta».