L’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare il settore assicurativo, anche in Italia. Il 2024 segnerà un anno record per quanto riguarda gli investimenti in insurtech da parte del mercato, a partire dall’intelligenza artificiale. Entro fine anno saranno investiti in questo ambito circa 50 milioni di euro, che potrebbero arrivare a 90 milioni entro il 2025 e 140 milioni nel 2026.
C’è anche questo elemento alla base del miglioramento dell’Insurtech Investment Index, ideato da Italian Insurtech Association ed elaborato dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, che monitora il grado di innovazione del settore assicurativo in Italia.

La digitalizzazione

Nel 2023 il livello di digitalizzazione del mercato italiano torna ad aumentare, ottenendo un punteggio positivo di 20/30, in netto miglioramento rispetto ai 14/30 dello scorso anno. A trainare la crescita sono però soprattutto due altri fattori: il significativo incremento nello sviluppo di progetti interni delle compagnie e delle partnership tra queste ultime e le startup insurtech. Si contano infatti 108 progetti interni (rispetto ai 55 del 2022, con un aumento del 96%) per un valore di €44,8 milioni (rispetto ai €23,7 milioni del 2022, con un incremento del 89%). Inoltre, sono state realizzate 45 partnership con progetti insurtech (rispetto alle 25 del 2022, con un incremento del 80%).

Gli investimenti

In questa logica anche il settore assicurativo si sta progressivamente adeguando all’innovazione digitale ispirata all’insurtech e alla sua cultura, basata sulla semplificazione e sull’abilitazione dei servizi a misura di cliente, di profilazione e di personalizzazione, di embedding dei servizi e di polizze parametriche e frictionless. «L’evidenza più rilevante è che i principali attori del settore abbiano notevolmente aumentato gli investimenti in progetti innovativi interni e intensificato le partnership con le emergenti startup insurtech – sostiene Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Fintech & Insurtech -. Un’attenzione particolare va rivolta ovviamente all’intelligenza artificiale: il 91% delle compagnie assicurative ritiene infatti che l’AI e, più in generale, le tecnologie per la raccolta e l’analisi dei dati avranno un ruolo cruciale nella rivoluzione del mercato insurtech nel prossimo decennio».

L’intelligenza artificiale

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, gli investimenti fatti ad oggi sono prevalentemente nell’ambito operation & data management e nella digitalizzazione e creazione dei prodotti. Nel 2024 IIA prevede un incremento degli investimenti nelle componenti sales e marketing, dove l’AI sarà utilizzata prevalentemente per educare consumatori e intermediari, a beneficio di un aumento della penetrazione assicurativa in Italia, paese ancora fortemente sotto assicurato. «In Italia i settori che investono maggiormente in AI sono quello delle Telco e l’assicurativo – commenta Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA -. Stiamo assistendo a una sfida epocale per mettere a terra servizi che avranno un’incidenza enorme sul business model di moltissimi player assicurativi. La principale sfida riguarda, a nostro avviso, non solamente il valore degli investimenti, di cui prevediamo un forte aumento, bensì il reperire quei profili competenti che avranno l’arduo compito di sviluppare questi servizi».

Le skills legate all’intelligenza artificiale e alla gestione dei dati sono di conseguenza anche quelle più richieste dal mercato. Secondo l’annuale Report Competenze, realizzato da Italian Insurtech Association, la ricerca di competenze digitali nel settore assicurativo ha toccato cifre rilevanti. Secondo l’ultima survey, nel triennio 2023/2025 è previsto l’inserimento di 25mila nuovi profili con competenze tecnologiche avanzate. Nello specifico sono richieste figure come data manager, cloud architect, data analytics, warehousing & business intelligence, project & program management. Secondo le stime del Report Competenze 2024, entro giugno saranno 15mila le figure ricercate dai player assicurativi e che saranno impiegate nello sviluppo di progetti inerenti all’intelligenza artificiale.



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