Colpo di acceleratore del fondo Neva First Italia di Neva sgr (è la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo) che ha chiuso lo scorso 30 giugno, in anticipo di due anni, il periodo di allocazione degli investimenti. Sono nove, complessivamente, le start up in cui ha scelto di puntare il veicolo, per un totale di 7 milioni investiti a oggi. Il Fondo, dedicato a startup italiane altamente innovative e sottoscritto, oltre che da Neva Sgr, anche dal Fondo di Fondi VenturItaly e dal Fondo di Co-Investimento MiSE – interamente gestiti da Cdp Venture Capital Sgr -, aveva avviato il piano di investimenti nel novembre del 2021, con l’obiettivo di arrivare alla chiusura nell’agosto del 2025.
«In meno di due anni – spiega Luca Remmert, presidente di Neva sgr – il Fondo Neva First Italia, in collaborazione con Cdp Venture capital sgr, ha contribuito a fare crescere l’ecosistema italiano dell’innovazione, favorendo la raccolta totale da parte di nove startup italiane altamente innovative di oltre 160 milioni di euro, 33 dei quali provenienti dal Fondo Neva First, il veicolo di Neva gr per gli investimenti a livello globale. Completare in anticipo di due anni il programma di investimento di Neva First Italia è fonte di grande soddisfazione, a dimostrazione che anche nel nostro Paese vi sono realtà meritevoli dell’attenzione degli investitori, grazie a soluzioni e tecnologie distintive».
Le start up nel portafoglio di Neva First Italia coprono diversi settori di attività. BetaGlue Technologies si occupa dello sviluppo terapie antitumorali innovative, e ha chiuso nel luglio 2022 un round da 10 milioni di euro, mentre Caracol (stampanti industriali 3D e soluzioni di additive manufacturing), ha portato a termine un’operazione di rafforzamento patrimoniale da 10,6 milioni nel marzo di quest’anno. Tra i comparti di interesse anche la new space economy, con Leaf Space (rete globale di stazioni a terra per operatori satellitari, ha chiuso un round d a 20 milioni poche settimane fa) e con D-Orbit, (logistica spaziale e servizi di trasporto orbitale), arrivata a un passo dalla quotazione su Wall Street, mentre Yolo (servizi assicurativi digitali), altra realtà in cui ha investito la Sgr, in Borsa ci è arrivata, sull’Egm, esattamente un anno fa. Altri investimenti, in questi anni, sono stati promossi in Energy Dome (batterie a CO2 di lunga durata), Mirta (servizi online per artigianato made in Italy), xFarm (gestione digitale delle coltivazioni agricole), Xnext (nuova generazione di sistemi di ispezione a raggi X per controlli di qualità).