15 settembre 2023
Assemblea Confindustria 2023
Impresa, lavoro e democrazia: la strada della Costituzione.
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Carlo Bonomi, Presidente Confindustria
[ … ] La ringraziamo Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver accettato il nostro invito all’Assemblea Generale ad ascoltare il contributo che la comunità d’impresa può offrire al rafforzamento della democrazia e della libertà in Italia e nel mondo [ … ]
[ … ] Ringraziamo la Banda Nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco che ha eseguito l’Inno Nazionale, organizzazione che si prodiga con dedizione e amore per l’Italia in occasione delle frequenti calamità che colpiscono il territorio e le nostre imprese [ … ]
[ … ] Le immagini dalla proiezione del film: “Impresa, Lavoro e Democrazia: La strada della Costituzione” [ … ]
[ … ] 15 settembre – Giornata Internazionale della Democrazia valore distintivo del vivere in comunità. L’organizzazione che ho il privilegio di presiedere riconosce nella Democrazia un valore universale e nella Costituzione una stella polare.
Senza Democrazia non possono esserci né mercato né impresa, né lavoro né progresso economico e sociale. Concetti di Democrazia e Impresa sono più vicini di quanto non si pensi, e ne abbiamo esempi concreti ogni giorno nelle nostre fabbriche e nelle nostre sedi [ … ]
[ … ] Democrazia e libertà stanno affrontando grandi sfide a livello internazionale. E’ tempo di nuovi equilibri, nel segno del multipolarismo, rivitalizzando strutture e organizzazioni esistenti, o creandone nuove, attraverso il potenziamento del dialogo e della collaborazione.
La Costituzione, negli articoli dedicati al diritto internazionale, indica in maniera lungimirante la via da seguire in un mondo in radicale cambiamento, in cui covano grandi tensioni.
Condividiamo che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, abbia espresso con assoluta fermezza a nome dell’Italia, nel consesso internazionale, la piena condanna all’invasione dell’Ucraina e il sostegno “senza se e senza ma” al pieno ripristino dei diritti del popolo ucraino.
E’ tempo che i Paesi avanzati del mondo, uniti da valori comuni di democrazia e libertà, anche in campo economico, si dotino di grandi piani multilaterali e per questo, vorremo che l’Italia, forte della Presidenza annuale del G7 svolga una decisa azione per un impegno di grande rilievo.
Se verrà affidato a Confindustria il coordinamento delle posizioni espresse dalle associazioni d’impresa del G7, questo sarà al centro delle nostre proposte da portare al tavolo dei Governi, e su questo obiettivo lavoreremo per costruire la più ampia convergenza possibile [ … ]
[ … ] Di fronte al COVID l’Unione Europea fece un grande balzo in avanti: con il fondo SURE per il sostegno al mercato del lavoro e con la creazione di un debito comune volto a fini cooperativi creando il Next Generation EU. Ma poi il cammino si è interrotto.
Ma ora con l’accelerazione per il raggiungimento in pochi anni di stringenti obiettivi, senza una dotazione finanziaria comune, senza fondi sovrani comuni europei, rischiamo che nei prossimi anni si spezzi il mercato unico.
E’ una minaccia serissima per l’Italia, il Paese della seconda manifattura europea, il cui maxidebito pubblico ci condanna in partenza a non avere neanche una frazione dei massicci aiuti di stato che Germania e Francia hanno da subito iniziato a garantire.
Se non vogliamo che le transizioni minaccino il mercato unico, l’Unione Europea deve riprendere il cammino di maggior cooperazione. Altrimenti bisognerà correggere al ribasso l’accelerazione di obiettivi e investimenti da realizzare in così pochi anni e con tanta disparità di risorse.
Noi continueremo a batterci perché crescano le risorse e i progetti gestiti dall’Europa in senso cooperativo. Se prevarrà il ritorno alle vie nazionali, è bene ricordare che le nostre critiche non nascono certo da negazionismo della sfida climatica o da indifferenza ai suoi effetti.
La sostenibilità ambientale è ineludibile. Ma non può prescindere dalla sostenibilità economica e da quella sociale. L’Europa deve agire compatta [ … ]
[ … ] La Costituzione pone il lavoro a fondamento della Repubblica. Fissa contemporaneamente il diritto al lavoro e il dovere di ciascuno di concorrere al progresso materiale o spirituale della società, cioè, nobilita il lavoro nel suo insieme.
In questa concezione del lavoro si iscrive, a pieno titolo, l’iniziativa economica privata e il ruolo dell’impresa che trovano collocazione nella parte della Costituzione dedicata alla declinazione dei diritti e doveri dei cittadini nei rapporti economici.
Questo deve essere tenuto in grande considerazione, soprattutto, ora in cui le transizioni, specie quella digitale e green, stanno rapidamente cambiando la struttura economica e sociale del nostro Paese e la natura stessa del lavoro [ … ]
[ … ] Noi siamo convinti che le industrie siano fabbriche di coesione sociale, libertà, diritti e democrazia. L’impresa è lo spazio democratico in cui i valori del bene comune e della responsabilità sociale devono manifestarsi nella loro concretezza.
Per questo dobbiamo migliorare l’inclusività del mercato del lavoro, soprattutto nei confronti di giovani e donne. Investire sulla qualità della scuola, sulle materie STEM, sulla formazione professionale, conciliando lavoro e cura parentale.
Dobbiamo introdurre strumenti agili e politiche attive del lavoro, che garantiscano, attraverso la formazione, la ricollocazione. E di fronte a una prospettiva di inverno demografico sarà necessario affrontare la questione del welfare state e della sua sostenibilità [ … ]
[ … ] Sul tema dei salari va ricordato che esiste un legame indissolubile tra salari e produttività e che il settore industriale negli ultimi vent’anni ha avuto dinamiche retributive di gran lunga superiori a quelle registrate dal resto della nostra economia.
La discussione sull’introduzione per legge di un salario minimo, sembra trascurare che la Costituzione ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto. Questa funzione, nello spirito della Costituzione, è affidata, per lavoro subordinato, alla contrattazione collettiva.
Confindustria resta convinta che la mera introduzione di un salario minimo legale, non accompagnata da misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe la grande questione del lavoro povero e la piaga del dumping contrattuale [ … ]
[ … ] Come imprenditori, auspichiamo riforme che leghino governabilità e capacità di dare voce e rappresentanza alle tante istanze che la società civile è capace di esprimere.
Chiediamo regole e scelte politiche in grado di conciliare l’efficienza e l’efficacia dei comportamenti pubblici con gli stimoli all’intraprendenza, all’innovazione, alla capacità di fare, fare bene e fare del bene.
Insistiamo sulla necessità che anche a livello istituzionale il nostro Paese possa puntare su competitività e inclusione sociale, produttività e solidarietà. I valori stessi della nostra Costituzione, d’altronde, a queste dimensioni si ispirano.
Il mio appello alle forze politiche è di evitare di progettare interventi su forma di Stato e di governo maturati e ispirati da dialettica divisiva, aliena per definizione da serietà cui proporre e giudicare impianti istituzionali così rilevanti per democrazia e libertà del Paese [ … ]
[ … ] Noi vogliamo un Paese che sappia ispirarsi alla volontà di leale collaborazione che ispirò i lavori dei padri costituenti. Un’Italia responsabile che sappia costruire sulla forza dei corpi intermedi che racchiudono milioni di italiani di buona volontà e sacrificio quotidiano.
La Costituzione esprime l’anima delle imprese Italiane: la Costituzione è parte di noi ! Noi imprenditori, con coraggio, continueremo, sempre, a lavorare per un futuro migliore del nostro amato Paese [ … ]